Caldo estivo o velocità: cosa impatta davvero sull’autonomia dei veicoli elettrici?
I dati di Geotab mostrano che la velocità di guida influisce maggiormente rispetto alle temperature elevate, in particolare per i veicoli di grandi dimensioni che coprono lunghe distanze
14 luglio 2025
•2 minuti di lettura

Roma, 14 luglio 2025 – Con l’arrivo delle ondate di calore estive, molti conducenti di veicoli elettrici si preoccupano di come le alte temperature e l’uso massiccio dell’aria condizionata possano influire sull’autonomia del proprio mezzo. Eppure, i dati di Geotab Inc. e delle sue affiliate (“Geotab”), leader globale nelle soluzioni per i veicoli connessi, mostrano che, sebbene il caldo influisca, la velocità di guida resta il fattore principale nella perdita di autonomia.
Utilizzando dati telematici anonimi raccolti da oltre 3 milioni di viaggi*, Geotab ha confrontato l’impatto della temperatura e della velocità sul consumo energetico dei veicoli elettrici leggeri, come automobili e furgoni per il trasporto merci. Viaggiando ad alte velocità (80-129 km/h) con temperature elevate (30°C), la resistenza aerodinamica ha un impatto sull’autonomia del veicolo decisamente maggiore rispetto al consumo legato al raffreddamento dell’abitacolo.
I dati evidenziano che anche un moderato aumento della velocità comporta perdite di autonomia significative. Ad esempio, un furgone elettrico da 65 kWh che viaggia a 80 km/h, con una temperatura esterna di 30°C e l’aria condizionata accesa, ha un’autonomia standard di circa 230 km. Aumentando la velocità a 96 km/h, l’autonomia scende a 195 km, a 113 km/h cala ulteriormente a 166 km, e a 129 km/h si riduce a soli 142 km. Si tratta quindi di una riduzione del 39%, semplicemente passando da 80 a 129 km/h.
L’andamento è simile anche per le berline elettriche, sebbene siano leggermente più aerodinamiche. Viaggiando a 80 km/h con una temperatura di 30°C, l’autonomia prevista è di 446 km, mentre a 96 km/h scende a 404 km, a 113 km/h a 364 km, e a 129 km/h si riduce a 322 km, con un calo del 28% rispetto alla velocità di viaggio ottimale.
La fisica spiega questo calo significativo: più si va veloce, maggiore è la forza dell’aria che l’auto deve contrastare. La resistenza aerodinamica aumenta con l’aumento della velocità: se la velocità raddoppia, servirà quattro volte più energia solo per superare la resistenza del vento. È molto più di quanto potrebbe mai consumare l’impianto di climatizzazione.
“I conducenti tendono a preoccuparsi per l’uso dell’aria condizionata quando fa caldo, ma i nostri dati mostrano che è il piede che spinge sull’acceleratore a fare la differenza più grande, soprattutto ad alte velocità”, ha dichiarato Charlotte Argue, Senior Manager Sustainability di Geotab. “Anche solo rallentare di 16 o 24 km/h può prolungare l’autonomia del 20/30%, a seconda del veicolo”.
La temperatura influisce comunque, ma soprattutto alle basse velocità
In estate, l’impatto del caldo si fa sentire principalmente a velocità ridotte, quando la resistenza aerodinamica è minima. In queste condizioni, il consumo costante di aria condizionata diventa più evidente. Tuttavia, più aumenta la velocità di guida, meno la temperatura risulta significativa rispetto all'energia necessaria per mantenere la velocità.
“I veicoli elettrici moderni hanno batterie sempre più potenti, e molti possono gestire comodamente la maggior parte degli spostamenti quotidiani – compresi i tragitti delle flotte – con una sola carica”, ha aggiunto Argue. “Ma l’autonomia, sia dei veicoli elettrici che dei veicoli a combustione interna, varierà sempre in base alle condizioni di utilizzo: temperatura, topografia, traffico e, ovviamente, velocità”.
Azioni pratiche per ottimizzare l’autonomia dei veicoli elettrici in estate
Geotab consiglia alcune semplici strategie per aiutare i conducenti ad aumentare l’autonomia, senza rinunciare ai comfort.
- Diminuisci la velocità: anche piccole riduzioni della velocità in autostrada possono fare una grande differenza. Per molti veicoli, passare da 113 a 96 km/h può prolungare l’autonomia del 10/20%.
- Raffredda l’abitacolo quando il mezzo è ancora in carica, usando l’energia della rete elettrica al posto della batteria.
- Usa l’aria condizionata in modo efficiente: parti con l’abitacolo già fresco, attiva la modalità di ricircolo e, se disponibile, preferisci la ventilazione dei sedili al raffreddamento completo dell’ambiente.
- Evita accelerazioni e frenate brusche, oltre a sfruttare al massimo la frenata rigenerativa.
- Parcheggia all’ombra per mantenere l’abitacolo fresco e ridurre il carico dell’aria condizionata all’avvio.
- Non optare per la ricarica rapida in caso di caldo estremo: può affaticare ulteriormente la batteria e contribuire a una degradazione più rapida nel lungo periodo.
*Note per la redazione
Informazioni sullo studio
L’analisi di Geotab si basa su dati telematici aggregati e anonimi. Il trend relativo alle berline è stato modellato analizzando 350.000 spostamenti effettuati da 500 berline, per un totale di oltre 180.000 ore di guida. Le statistiche relative ai furgoni per il trasporto commerciale sono state modellate analizzando 2,8 milioni di spostamenti, effettuati da 2.000 furgoni, per un totale di 370.000 ore di guida. Entrambi i modelli sono stati adattati per rappresentare una batteria da 65 kWh.
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Informazioni su Geotab
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