Indagine Geotab: in Italia, il 94% dei conducenti di veicoli commerciali è favorevole al coaching basato sull’AI
Il nuovo studio paneuropeo evidenzia l’interesse degli autisti del Bel Paese verso l’utilizzo di tecnologie emergenti, come le funzionalità abilitate dalle dash cam basate sull’intelligenza artificiale, per migliorare abitudini di guida e sicurezza
22 ottobre 2025
•3 minuti di lettura

Privacy o Protezione? Oltre 9 intervistati su 10 nutrono ancora dubbi sull’uso delle telecamere, ma le accetterebbero per dimostrare la propria innocenza in caso di incidente

Roma, 22 ottobre 2025 – Una nuova analisi condotta a livello paneuropeo* da Geotab, leader globale nelle soluzioni per i veicoli connessi, svela che i conducenti di veicoli commerciali hanno una visione chiara del futuro della tecnologia in cabina: in materia di dash cam, l'87% dichiara infatti che preferirebbe il supporto di sistemi volti ad offrire funzionalità di coaching vocale immediato e basato sull'intelligenza artificiale, piuttosto che la registrazione di filmati dell'interno del veicolo e memorizzati per essere rivisti in un secondo momento. L’entusiasmo degli autisti italiani verso questo tipo di soluzioni è ancora più marcato: ben il 94% (la percentuale più elevata, ben 7 punti sopra la media europea) si dichiara a proprio agio nell’accettarle, per ricevere istruzioni immediate finalizzate a migliorare il proprio stile di guida.
Lo studio, condotto coinvolgendo oltre 3.500 autisti professionisti in sette Paesi europei, di cui 500 in Italia, mette in luce una questione fondamentale: la delicata mediazione tra privacy e protezione. Da un lato, il 92% degli intervistati europeo esprime infatti riserve sull’uso delle telecamere in cabina; dall’altro, la stessa percentuale sarebbe disposta a superare tali timori se le riprese potessero dimostrare l’assenza di colpa in caso di incidente. In Italia, questo equilibrio si modifica leggermente: ben il 95% degli autisti è disposto a mettere da parte i propri dubbi nel caso in cui i filmati consentissero loro di essere scagionati nell’eventualità di un sinistro. Questi dati sottolineano come i conducenti valutino attentamente i potenziali benefici della tecnologia, seppur bilanciandoli con le preoccupazioni legate alla riservatezza.
Focus sull’Italia
Gli autisti della Penisola, benché più propensi verso l’innovazione rispetto ai colleghi del continente, si trovano particolarmente combattuti tra i benefici pratici offerti dalle dash cam e la forte sensibilità nei confronti del controllo sul proprio lavoro. Le telecamere di bordo sono infatti percepite positivamente soprattutto per la loro utilità nella gestione delle pratiche assicurative, con il 44% degli intervistati che ne riconosce il valore nella risoluzione più rapida dei sinistri. Seguono il supporto nella dimostrazione dell’assenza di colpa in caso di incidente (43%) e il miglioramento degli standard di guida attraverso il coaching (43%).
Tuttavia, questa apertura è accompagnata da varie preoccupazioni, che emergono in maniera equa. I dubbi sono connessi prevalentemente al rischio di errata interpretazione del materiale raccolto (38%), seguito dalla percezione di sfiducia da parte del datore di lavoro (36%) e dalla tutela della privacy pubblica, vale a dire degli altri utenti della strada che potrebbero venire filmati (32%).
Il divario educativo in Europa
Il gap emerso dallo studio è trasversale a livello europeo, e i gestori di flotte sono chiamati a colmarlo. Le preoccupazioni degli autisti risultano infatti ampie e diversificate, senza che una in particolare emerga con forza. In Europa come in Italia, rispetto all’impiego delle dash cam , tra le resistenze più rilevanti figurano il timore che le riprese vengano estrapolate dal contesto (38%), il loro possibile utilizzo a fini disciplinari (34%) e le preoccupazioni legate alla sicurezza dei dati (34%). Questi elementi rappresentano ostacoli concreti all’adozione delle telecamere a bordo, sottolineando l’importanza di investire in formazione e comunicazione per favorirne una comprensione più consapevole e condivisa.
“I dati dimostrano che i conducenti sono pragmatici e lungimiranti. Lo studio evidenzia una tensione tra privacy e protezione, ma al tempo stesso ne suggerisce la soluzione”, ha affermato Edward Kulperger, Senior Vice President EMEA di Geotab. “L’idea che gli autisti siano contrari alla tecnologia è ormai superata: il loro livello di accettazione cresce quando comprendono i reali vantaggi delle nuove soluzioni. Il settore ha l’opportunità di migliorare la comunicazione sul contributo che questi sistemi possono dare alla sicurezza. Si tratta di un approccio che può favorire la nascita di una cultura della fiducia e portare a strade più sicure per tutti”.
Tecnologia e formazione dei conducenti
In un contesto di persistente carenza di autisti e di crescenti pressioni operative, l’adozione di tecnologie a supporto dei conducenti, chiamati ad affrontare sfide sempre più complesse sulla strada, rappresenta una priorità strategica per i gestori di flotte. Strumenti come il coaching basato sull’intelligenza artificiale e la possibilità di esonero da responsabilità in caso di incidente, infatti, si rivelano elementi chiave per promuovere lo sviluppo professionale e il benessere degli autisti.
Forse anche per questi motivi, l’indagine conferma quanto emerso da una precedente ricerca condotta da Geotab: quasi il 70% dei conducenti è favorevole all’adozione di tecnologie che possono contribuire a migliorare le proprie prestazioni. In particolare, i nuovi dati mostrano che il 67% degli intervistati sostiene l’utilizzo delle riprese video ai fini della formazione, purché siano impiegate in modo costruttivo e collaborativo. Al contrario, solo meno dell’1% non riconosce alcun beneficio nell’uso delle dash cam. Alla domanda sui principali vantaggi, i conducenti hanno indicato il miglioramento degli standard di guida attraverso la formazione, una maggiore sicurezza e la possibilità di dimostrare la propria innocenza in caso di sinistro, evidenziando un duplice interesse: crescita professionale e protezione personale.
*Nota metodologica
La ricerca è stata svolta da Opinion Matters per conto di Geotab, su 3.514 conducenti di veicoli commerciali (di età superiore ai 17 anni) in sette Paesi europei: Regno Unito (509), Germania (500), Francia (500), Paesi Bassi (502), Irlanda (501), Italia (500) e Spagna (502), con l’obiettivo di analizzare l’atteggiamento degli autisti nei confronti delle dash cam orientate sia verso la strada, sia verso l’abitacolo. La raccolta dei dati è avvenuta online tra il 2 e il 10 ottobre 2025.
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Informazioni su Geotab
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