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Che cos'è l'OBDII? Storia della diagnostica di bordo

Tutto quello che c’è da sapere sui casi d'uso, l'obiettivo e la storia della diagnostica di bordo e dell'OBDII.

Geotab Team

20 nov 2025

Immagine della porta OBDII

Che cos’è l’OBDII? Storia della diagnostica di bordo

L’OBDII (o OBD2On-Board Diagnostics II) è un sistema di diagnostica di bordo che monitora in tempo reale lo stato del veicolo e rileva eventuali anomalie. Nato negli Stati Uniti per il controllo delle emissioni, oggi è la base della diagnostica moderna e il principale punto di accesso ai dati del veicolo.

 

Grazie alla telematica, l’OBDII consente di ottimizzare la manutenzione predittiva, ridurre i costi operativi e migliorare la sicurezza delle flotte.

Obiettivo, casi d’uso e normativa europea (EOBD)

L’EOBD, versione europea dell’OBDII, ha introdotto un sistema di monitoraggio standardizzato delle emissioni e delle prestazioni del motore, obbligatorio per tutti i veicoli a benzina e diesel.

 

Derivato dallo standard OBDII americano, questo sistema ha reso la diagnostica di bordo uno strumento fondamentale per migliorare la sicurezza, l’efficienza operativa e la riduzione dell’inquinamento.

Che cos’è l’OBD (diagnostica di bordo)?

La diagnostica di bordo (OBD) è il sistema originale sviluppato negli anni '80 per l'industria automobilistica, con l’obiettivo iniziale di monitorare le prestazioni del motore e i parametri del veicolo legati alle emissioni. Nato come un semplice sistema di diagnostica auto, questo predecessore dell'OBDII utilizzava protocolli proprietari.

 

Tuttavia, la sua standardizzazione ha reso necessaria un'evoluzione: l'OBDII.

 

L’OBD è quindi uno strumento essenziale per il monitoraggio del motore, la manutenzione preventiva e il rispetto delle normative ambientali.

Perché l’OBD è così importante?

L'importanza dell'OBDII non risiede solo nella segnalazione dei guasti, ma nella sua capacità di fornire un quadro diagnostico completo prima che il problema diventi critico.

  • Programmare la manutenzione predittiva: grazie a un lettore OBDII o a un dispositivo telematico come Geotab GO, è possibile rilevare i codici di guasto pendenti e pianificare interventi mirati.
  • Ridurre le emissioni: il sistema OBDII controlla costantemente i dispositivi di abbattimento delle emissioni, garantendo il rispetto delle normative ambientali.
  • Ottimizzare la gestione della flotta: i dati raccolti vengono trasformati in insight strategici per migliorare la sicurezza, i consumi e le performance operative.

Dove è situata la porta OBDII?

La porta OBDII (o connettore OBD) è il punto di accesso fisico al sistema di diagnostica del veicolo. Nella maggior parte dei veicoli moderni, la porta OBDII si trova sotto il cruscotto, vicino al volante, sul lato guida. Tuttavia, la sua posizione esatta può variare a seconda del produttore e del modello; in alcuni veicoli commerciali o pesanti, può trovarsi all'interno del vano fusibili o in altre aree.

 

Questa interfaccia standardizzata a 16 pin è progettata per essere facilmente accessibile per la diagnostica e per il collegamento di un'interfaccia OBD come un semplice lettore OBDII per uso personale o un dispositivo telematico professionale. Per i dispositivi di diagnostica fai-da-te, l'accesso avviene spesso tramite adattatori OBD Bluetooth o OBD WiFi, come il popolare chip ELM327, che consente di connettersi a un'app OBDII Android o iPhone.

 

Nei veicoli pesanti, il connettore potrebbe non essere il classico OBDII a 16 pin: sono diffusi connettori specifici come il Deutsch 9-pin associati a reti J1939/J1708. In questi casi, servono adattatori o interfacce dedicate.

 

Avvertenza sugli adattatori: attenzione alla qualità, perché cloni di bassa fascia possono essere instabili o riportare dati incompleti; meglio scegliere dispositivi affidabili e aggiornati.

Qual è la differenza tra l’OBD e l’OBDII?

Sebbene condividano il nome, l'OBDII rappresenta un significativo salto evolutivo rispetto alla prima versione (OBD), introdotta negli anni '80. 

 

Vediamo nel dettaglio le principali differenze tra la prima e la seconda generazione del sistema di diagnostica: 

Le principali differenze tra la prima e la seconda generazione del sistema di diagnostica

Storia dell’OBDII

La storia dell’OBDII è strettamente legata all’evoluzione delle normative ambientali e alla necessità di standardizzare il monitoraggio delle emissioni e delle prestazioni dei veicoli.

  • Anni ’80 – Nascita dell’OBD (USA): introdotto per la prima volta in California per monitorare i sistemi di controllo delle emissioni dei veicoli. In questa fase iniziale vengono definiti i primi protocolli di comunicazione, tra cui ISO 9141ISO 14230 (KWP2000).
  • 1996 – L’Era dell’OBDII: il sistema OBDII diventa obbligatorio in tutti i veicoli leggeri venduti negli Stati Uniti, con l’introduzione di un connettore standard a 16 pin e protocolli comuni come SAE J1850 PWM/VPW e ISO 9141-2. Il CAN (ISO 15765-4) diventerà obbligatorio più avanti (USA MY2008; in Europa di fatto dal 2008).
  • Anni 2000 – L’EOBD (Europa): l’Europa adotta lo standard OBDII con il nome di EOBD (European On-Board Diagnostics).L’obbligo scatta per le nuove omologazioni benzina circa dal 2000 e diesel circa dal 2003; per tutte le nuove immatricolazioni benzina dal 2001 e diesel dal 2004.
  • Evoluzione recente – WWH-OBD: l’ultima fase è rappresentata dall’introduzione del WWH-OBD (World Wide Harmonized On-Board Diagnostics), uno standard globale che amplia la compatibilità tra produttori e migliora la quantità di dati diagnostici accessibili.

In sintesi, l’OBDII ha segnato una rivoluzione nella diagnostica di bordo: da semplice strumento di controllo delle emissioni a sistema universale di raccolta dati per la telematica e la gestione intelligente delle flotte.

A quali dati è possibile accedere dall’OBDII?

L'OBDII fornisce l'accesso a una vasta gamma di dati del veicolo (chiamati PID, Parameter IDs) che sono fondamentali per la diagnostica e l'analisi predittiva. L'accesso a questi parametri, che può variare per marca/modello e anno, va ben oltre la semplice lettura dei guasti e include:

  • Stato e prestazioni del motore: dati in tempo reale come il regime del motore (RPM), il carico e la temperatura del motore (liquido di raffreddamento).
  • Consumi e velocità: informazioni operative come la velocità del veicolo, lo stato del carburante e, in molti casi, il calcolo istantaneo del consumo.
  • Controllo emissioni: monitoraggio dei sistemi cruciali per l'ambiente, inclusi i sensori dell'ossigeno, il sistema di alimentazione e lo stato del catalizzatore (emissioni).
  • Diagnostica dei guasti: segnalazione degli errori pendenti e attivi tramite i codici di guasto DTC (Diagnostic Trouble Code). Esempio. Mode 03 – Codici di guasto memorizzati (DTC): elenca i codici che hanno fatto accendere la spia motore (MIL/Check Engine). Esempi comuni: P0300 (mancate accensioni multiple), P0420 (efficienza catalizzatore bassa). Questi DTC sono “confermati”.
  • Identificazione del veicolo: informazioni fisse essenziali come il numero di identificazione del veicolo (VIN) e il chilometraggio.

Questi dati sono accessibili e leggibili da chiunque utilizzi un semplice lettore OBDII o un'app OBDII collegata a un'interfaccia diagnostica (OBD BluetoothWiFi).

Le flotte professionali, invece, si affidano a software di diagnostica del veicolo avanzati integrati con dispositivi telematici.

OBD e telematica

L’OBDII rappresenta il collegamento diretto tra il veicolo e la telematica, la tecnologia che consente di trasmettere, analizzare e gestire i dati del veicolo in tempo reale. 

Aziende come Geotab utilizzano dispositivi telematici (come il Geotab GO) che si collegano direttamente alla porta OBDII. Questo accesso consente la:

  • Gestione avanzata delle flotte: i dati del veicolo sono raccolti e inviati alla piattaforma MyGeotab, consentendo ad esempio l'analisi dello stile di guida (accelerazioni, frenate, sterzate…) e l'ottimizzazione del percorso.
  • Manutenzione preventiva: la lettura remota dei codici di errore OBDII permette di identificare i problemi prima che causino guasti gravi, riducendo i tempi di fermo macchina.
  • Sostenibilità: monitorando i parametri del veicolo relativi alle emissioni e ai consumi, la telematica aiuta le flotte a implementare strategie ecologiche e a supportare la transizione verso i veicoli elettrici.

Che cos’è la WWH-OBD?

Il WWH-OBD (World Wide Harmonized On-Board Diagnostics) è l'evoluzione dello standard OBDII.

 

È un mandato globale, sviluppato per garantire una maggiore compatibilità tra produttori di veicoli (soprattutto nel settore dei veicoli pesanti, che storicamente usavano standard differenti) e per fornire un monitoraggio del veicolo più completo. 

 

L'obiettivo è armonizzare i sistemi di diagnostica di bordo a livello internazionale, facilitando la manutenzione e la diagnostica in tutto il mondo.

Principali vantaggi della WWH-OBD

I benefici dello standard WWH-OBD sono diretti e mirano a superare i limiti di compatibilità che l'OBDII, a volte, incontrava con i diversi produttori. Tra i vantaggi principali si includono:

  • Accesso a più tipi di dati del veicolo: il WWH-OBD rende accessibili parametri di un tempo proprietari e riservati, offrendo una visione diagnostica più profonda.
  • Diagnosi più dettagliate dei guasti: migliora la precisione dei codici DTC e la capacità di individuare l'origine esatta del problema.
  • Maggiore compatibilità internazionale: orientata all’armonizzazione internazionale della diagnostica legata alle emissioni, con forte focus sui veicoli pesanti. Non mira ad aprire indiscriminatamente tutti i dati proprietari dei costruttori, ma a uniformare struttura, accesso e contenuti dei dati diagnostici rilevanti per conformità e manutenzione, basandosi su UNECE GTR No. 5 e standard ISO 27145.

Geotab supporta la WWH-OBD e la crescita oltre l’OBDII

Geotab, grazie alla sua architettura flessibile e alla vasta gamma di cablaggi e protocolli supportati, non si limita al solo standard OBDII, ma è pienamente compatibile con le evoluzioni come il WWH-OBD.

La soluzione Geotab, infatti, va oltre l’OBDII. Cosa è possibile fare?

  • Analisi predittiva: utilizza i dati del veicolo e l'apprendimento automatico per l'analisi predittiva, superando la semplice lettura dei codici di errore.
  • Integrazione avanzata: il dispositivo Geotab GO si integra con i sensori esterni e con l'ecosistema del Geotab Marketplace per la raccolta dati in tempo reale e la gestione di soluzioni specializzate (come il tachigrafo digitale).
  • Sicurezza e privacy: assicura che la connessione all'interfaccia OBD sia protetta e conforme alle normative sulla privacy, un aspetto fondamentale quando si lavora con i dati del veicolo.

Conclusione

L’OBDII rappresenta l’essenza della diagnostica di bordo moderna e il punto di partenza per l’innovazione nel settore automotive. È l’interfaccia OBD che trasforma i dati grezzi del veicolo in intelligenza operativa per le flotte.

 

Con l’evoluzione verso standard globali come il WWH-OBD e grazie all’integrazione delle soluzioni telematiche avanzate di Geotab, la gestione delle flotte entra in una nuova era di efficienza, sicurezza e sostenibilità.

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