Mobility as a Service: il futuro della mobilità
Ultimo aggiornamento il 28 giugno 2022 in Fleet Management da Matteo Gabrielli | 2 minuti di lettura
Sommario
Titoli di viaggio per soluzioni di trasporto diverso dall’auto incluse nel canone di noleggio: ecco come sta mutando lo scenario della mobilità aziendale.
Una parola chiave per gli spostamenti di domani: intermodalità
Da tempo il mondo del noleggio sta andando nella direzione del MaaS (Mobility as a Service) e i gestori delle flotte aziendali stanno evolvendo verso un’altra figura, quella di Mobility Manager. Non prendono infatti più in considerazione soltanto quel che avviene a bordo delle quattro-due ruote o anche, più recentemente, dei monopattini, ma osservano l’intero processo end-to-end legato alla mobilità individuale. Ci si sta muovendo verso una intermodalità piena.
Ci sono aziende del noleggio che già fanno queste operazioni: nell’importo del canone includono il biglietto del treno e quello dell’aereo comprensivo del cambio del veicolo una volta arrivati a destinazione. Sono procedure già in atto, ma che si devono ancora affinare.
“Il vero elemento disruptive riguarda l’ecosistema della mobilità - ha rimarcato Fabio Saiu, direttore Leasing & Rental Europe di Geotab -. Allargandone il concetto e le operazioni connesse, costruendo alleanze e muovendo ecosistemi più ampi, si ottiene un sicuro beneficio: il fatto di potersi spostare, ad esempio, da Roma a Milano e, in senso contrario, semplicemente pagando un canone all-inclusive o calibrato in funzione del mezzo di trasporto è un’agevolazione notevole. Grazie alla tecnologia a supporto, il limite sta soltanto nella creatività umana. Le società di noleggio che non vogliono cambiare e non intendono intraprendere questo percorso, adeguandosi sul piano tecnologico, rimarranno classici noleggiatori. Saranno però destinati a uscire dal mercato ”.
L’esclusione incomprensibile dall’offerta dei mezzi pesanti stradali
Bisogna capire quali sono i riflessi legati alle immatricolazioni dei veicoli, considerando che stiamo già osservando un aumento considerevole nel settore del trasporto. Eppure, sino ad adesso, soltanto pochissime società di noleggio - nell’ordine del 15-20% - si occupano di veicoli commerciali, mentre nessuna tocca il segmento dei mezzi pesanti, scelte che pure potrebbero pagare.
“Il cambiamento va guidato ed occorre coglierne i lati positivi - ha ricordato Saiu -. Stiamo andando esattamente dove noi come altri operatori del settore mobilità avevamoprevisto. Di suo la pandemia è valsa ad accelerare certe metodiche a partire dal ricorso alla tecnologia e dall’utilizzo dello smart working che per certi versi hanno rappresentato dei facilitatori. Il numero minore di veicoli in circolazione, da una parte, con il conseguente calo del traffico, si è purtroppo scontrato con un flusso veicolare aumentato per quanto attiene al trasporto e alla logistica che a fine gennaio 2022 viaggiava già su un +20%. L’Italia, d’altronde, ha una connotazione particolare: è lo Stivale,con la testa dentro all’Europa, ma i piedi verso il Mediterraneo. Fonda la maggior parte della sua circolazione sul trasporto su gomma, settore che va a sua volta facilitato in qualche modo”.
Le soluzioni di Geotab
Autotreni, autoarticolati, rimorchi, tir, autobus, macchine movimento terra, mezzi offroad: non c’è soluzione della filiera automotive che non possa contare su una soluzione dedicata firmata da Geotab. Veicoli elettrici inclusi.
“Con un unico dispositivo telematico copriamo tutto - ha chiarito Saiu -. Con la presenza di una porta micro-USB, gode di una espansibilità che gli consente, ad esempio, il controllo delle celle frigo sugli autoarticolati o dei camion dotati di cabina refrigerata, o l’installazione su veicoli che necessitano di cablaggi particolari.
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