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Mitigazione delle conseguenze dei cambiamenti climatici e trattamento dei dati

Scopri come la telematica e le sue capacità di analisi dei dati possono essere sfruttate come uno strumento contro il cambiamento climatico.

Laura Schleicher

Da Laura Schleicher

23 novembre 2022

5 minuti di lettura

Bandiera europea con i dati

La telematica e le sue capacità di analisi dei dati possono essere sfruttate come uno strumento per spostare l’attenzione verso la lotta contro il cambiamento climatico anche nel settore dei trasporti. Eppure, i rigidi vincoli presenti nella privacy dei dati possono bloccare sul nascere le nuove iniziative. I problemi pressanti della nostra epoca, tuttavia, ci impongono di compiere lo sforzo di comprendere il vero potenziale rappresentato dalle tecnologie digitali, di lavorare in modo costruttivo per trovare soluzioni che tutelino la privacy in modo significativo e di elaborare piani che impieghino la tecnologia in modo efficace e responsabile. Questo è il percorso difficile e necessario da compiere per sfruttare i dati in modo positivo. 

 

Probabilmente non è la prima volta che si sente parlare del Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR), e forse si è anche consapevoli del fatto che il GDPR rappresenta un potente strumento per l'armonizzazione della protezione della privacy in Europa. Il GDPR codifica, armonizza e chiarisce le leggi europee in materia di privacy ed è considerato un modello in altre giurisdizioni del mondo. Ma come per ogni cosa, l'applicazione rigida, eccessiva o sconsiderata di una legge può portare a conseguenze indesiderate. I dati e la loro analisi, tuttavia,sono fondamentali per raggiungere gli obiettivi del cambiamento climatico, come quelli inclusi nell'Accordo di Parigi (in inglese) e in altre legislazioni. Diamo un'occhiata più da vicino a questo sviluppo e all'uso della telematica per raggiungere gli obiettivi climatici, pur tenendo bene a mente il GDPR. 

Un'ondata di normative ambientali

All'inizio del 2021, le normative sono state implementate in Europa quando il Parlamento europeo ha approvato la legge europea sul clima (in inglese), la prima del suo genere che manifesta gli obiettivi del Green Deal europeo di raggiungere zero emissioni nette annue di carbonio entro il 2050 e una riduzione delle emissioni di gas serra (GHG) del 55% entro il 2030 (rispetto ai livelli del 1990). Secondo Reuters (in inglese), "attuare tali obiettivi richiederà una drastica revisione delle politiche" e regolamenti decisamente più severi.

 

Pochi mesi dopo, nel novembre 2021, si è tenuta la 26° Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP26), che ha posto l’attenzione sull'importanza di limitare il riscaldamento nettamente al di sotto di 2 gradi Celsius e di puntare, idealmente, a 1,5 gradi. Nel corso della COP26, i rappresentanti europei hanno annunciato un'applicazione più rigorosa (in inglese) delle politiche, compreso un impegno radicale a ridurre il metano e l'espansione delle risorse finanziarie e tecniche per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni.  

 

Inoltre è importante sapere che,  su questi sviluppi politici, stanno intervenendo anche i singoli paesi. Un esempio recente proviene dalla Germania, del quale il  Guardian (in inglese) ha scritto: "quando la corte costituzionale federale tedesca ha stabilito che le misure di prevenzione del cambiamento climatico sono insufficienti per la tutela delle generazioni future, dopo un reclamo presentato da gruppi ambientalisti". 

 

Sicuramente, è solo l'inizio: questa storica legislazione può essere esemplare per altri paesi e stati. Anche se questo accordo storico ha avuto luogo in Germania, un recente articolo (in inglese) ha evidenziato che la Germania è rimasta indietro rispetto al suo obiettivo climatico del 2030 e che deve adottare misure globali per tornare in carreggiata. 

 

Anche la pressione sociale per diventare "carbon neutral" sta aumentando, e proviene dai clienti e dai consumatori stessi. Inoltre, anche le catene di approvvigionamento devono essere ottimizzate per soddisfare questa "domanda ecologica", e i fornitori che non possono dimostrare i propri obiettivi di sostenibilità potrebbero venire abbandonati nella corsa per raggiungere una maggiore sostenibilità nella catena di fornitura di un'azienda. È inoltre possibile che le banche e le altre fonti di capitale bloccheranno  i finanziamenti a quelle imprese che non rispettano le normative.

Sfruttare i dati a fin di bene 

Sulla base degli sviluppi sopra delineati, le aziende affronteranno sicuramente una pressione enorme nel passaggio a procedure operative ecologiche, legittimando di fatto un interesse sufficiente per sfruttare il potere dei dati. Tuttavia, ciò non accade,, in particolare nel settore dei trasporti. Un recente studio condotto da Geotab in Germania ha dimostrato che la stragrande maggioranza dei gestori di flotte ha fissato degli obiettivi di sostenibilità e sottolinea che la formazione dei conducenti (in inglese) rappresenta un fattore vitale per portare avanti questi obiettivi. Utilizzando il dispositivo Geotab GO e la piattaforma MyGeotab con i relativi report e componenti aggiuntivi, i mobility manager possono facilmente mettere in atto misure proattive per migliorare il comportamento dei conducenti al volante. Allo stesso tempo, molti temono l'implementazione di tale formazione a causa delle preoccupazioni legate al GDPR e alle possibili reazioni interne in azienda: non dovrebbe accadere il contrario?

 

Si potrebbe pensare che i conducenti, in quanto risorsa cruciale per qualsiasi flotta, siano tutelati e che le emissioni delle flotte siano basse. Ma né i titolari  né i responsabili del trattamento dei dati dovrebbero temere l'utilizzo della telematica per migliorare il comportamento di guida e non generare emissioni di carbonio nel trasporto su strada. 

 

Come sempre la trasparenza è essenziale. Le politiche dovrebbero spiegare chiaramente le modalità di utilizzo dei sistemi, la formazione dei conducenti dovrebbe avvenire come previsto e i vantaggi dovrebbero essere chiaramente specificati. Con le giuste misure, un uso responsabile e una comunicazione chiara, tutte le parti coinvolte possono ottenere i loro vantaggi. 

 

In qualità di responsabile del trattamento dei dati, Geotab ha adottato le misure necessarie per garantire che le operazioni di trattamento siano conformi al GDPR , incluse le misure di sicurezza documentate (in inglese). Geotab fornisce supporto anche ai mobility manager, i cosiddetti titolari del trattamento, per rispondere alle loro responsabilità sulla privacy dei dati in qualità di titolari. Per esempio, il sistema Geotab è configurato in modo che solo gli utenti autorizzati e designati possano visualizzare i dati. Geotab rende anche disponibili altre soluzioni per garantire la privacy, come la modalità personale per i conducenti, inclusa l'eliminazione dei dati in determinati momenti o per certi luoghi. I mobility manager devono soprattutto assicurare che il sistema di gestione della flotta sia usato in modo responsabile. Ciò include la spiegazione dell'interesse legittimo per l’ utilizzo dei dati, con i dettagli necessari. Ne fa parte la sicurezza, ma si pone anche l'attenzione sulla riduzione delle emissioni per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità, che dovrebbe costituire una priorità urgente per qualsiasi flotta o azienda di trasporto. 

Un passo nella giusta direzione

Come discusso dai ministri tedeschi durante l’ultima conferenza federale annuale, la pandemia ha evidenziato l'importanza di bilanciare le preoccupazioni sulla privacy e gli strumenti di gestione dei dati al fine di affrontare le sfide pressanti di questa epoca. Affrontare il cambiamento climatico nel contesto dei trasporti, spetta in particolare alle aziende di dati (come Geotab) e agli utenti (le flotte), che devono sviluppare e distribuire la tecnologia in grado di fornire un contributo immediato e concreto. Grazie a un utilizzo esteso dei dati, i mobility manager saranno in grado di attivarsi per la transizione alla mobilità elettrica, riducendo l'impatto ambientale dei veicoli con la massima efficienza.

 

Per saperne di più su come la tecnologia dei dati di Geotab contribuisce alla sostenibilità aziendale, consulta il Sustainability Report di Geotab..

 

Oltre al cambiamento climatico, anche la sicurezza stradale è determinante, così come la gestione efficiente di un'impresa. Nei loro ruoli di titolari e responsabili del trattamento dei dati, i fornitori di tecnologia e gli utenti devono insistere sul loro uso sicuro e responsabile , comunicarne i benefici ed essere trasparenti relativamente alle modalità di utilizzo. Occorre documentare le operazioni eseguite e con quali modalità, nonché indicare le misure di sicurezza che sono state adottate. Coloro che stanno esaminando l'utilizzo della tecnologia dei dati non dovrebbero agire in modo inflessibile, ma considerare il contesto, riconoscere lo scopo legittimo da servire, e valutare il piano di implementazione. Il cambiamento climatico è un tema che coinvolge tutti, oltre ad essere una nostra responsabilità e un nostro legittimo interesse.

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Laura Schleicher
Laura Schleicher

Sustainability & Public Affairs Specialist

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