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Le norme governative sulle emissioni di carbonio impongono l'elettrificazione delle flotte?

Ultimo aggiornamento il 6 luglio 2022 in Veicoli elettrici da Geotab Team |  4 minuti di lettura


Uno sguardo ai vari modi in cui le norme sulle emissioni stanno promuovendo l'adozione dei veicoli elettrici come mezzi di trasporto del futuro in Europa.

Sono molti i motivi che inducono a considerare l'elettrificazione della flotta come un passo necessario, dal desiderio di ridurre l'impronta di carbonio alla prospettiva di potenziali risparmi sui costi derivanti dall'adozione dei veicoli elettrici (EV). Tuttavia, esiste un altro motivo per cui bisognerebbe iniziare a valutare seriamente i veicoli elettrici: potrebbero diventare inevitabili.

 

Nel tentativo di contrastare il cambiamento climatico, i governi di tutto il mondo hanno iniziato a mettere a punto iniziative mirate che influiranno sul modo di operare delle flotte. Si tratta di misure di vario tipo che vanno dalla limitazione delle aree di circolazione dei veicoli con motore a combustione interna (ICE) al divieto di vendita di nuovi veicoli ICE. Tuttavia, i governi non si limitano a mettere in campo strategie dissuasive nei confronti dei veicoli ICE, ma cercano anche di trovare dei modi per promuovere l'adozione dei veicoli elettrici con incentivi e sconti.

 

Questo tipo di iniziative vengono implementate a tutti i livelli e variano notevolmente da una regione all'altra. È importante che chiunque possieda o gestisca una flotta cerchi le norme e gli incentivi appropriati. In questo articolo vediamo una panoramica delle iniziative presenti in tutto il mondo. Anche se la maggior parte potrebbe non essere applicabile al momento, è probabile che lo sarà in futuro.

Riduzione delle emissioni attraverso lo stop graduale dei veicoli ICE

Una delle politiche governative più coraggiose che sono state attuate consiste nel blocco delle vendite di nuovi veicoli con motore a combustione interna. Ad oggi, più di 30 paesi (in inglese) hanno annunciato la graduale eliminazione di tutti i veicoli ICE e l'obbligo di vendita di veicoli nuovi esclusivamente a emissioni zero entro il 2040. Molti stati, governi regionali e città hanno preso lo stesso impegno (in inglese).

 

A luglio 2021 l'Unione europea ha introdotto il cosiddetto pacchetto "Fit for 55", che si propone di tagliare le emissioni di CO2 delle auto e dei furgoni rispettivamente del 55% e del 50% entro il 2030. Recentemente l'UE ha annunciato la fine della vendita di veicoli inquinanti entro il 2035. Sebbene sia prevista una porta di servizio per tutti i veicoli a combustione interna che funzionano con "solo carburanti elettronici", i dettagli devono ancora essere definiti. Una cosa è comunque chiara: il motore a combustione interna in Europa avrà vita breve. 

 

Alcuni paesi dell'Unione europea hanno fissato obiettivi ancora più ambiziosi, tipo i Paesi Bassi. La politica climatica olandese (in inglese) impone che entro il 2030 tutti i nuovi veicoli passeggeri siano a emissioni zero. 

Miglioramento della qualità dell'aria limitando le aree di accesso dei veicoli con motore a combustione interna

Un approccio diverso per ridurre le emissioni di gas serra consiste nella definizione di aree che limitano o impediscono il passaggio dei veicoli con motore a combustione interna. Queste zone sono definite a emissioni zero, ad aria pulita o di accesso urbano e sono già in fase di test, principalmente in Europa. 

 

Le zone in questione si trovano generalmente nei centri urbani a più alta densità di abitanti, che risentono maggiormente dell'impatto negativo dell'inquinamento atmosferico (in inglese) sulla salute. A seconda delle specifiche del programma, i veicoli che circolano in queste zone devono essere a emissioni zero per evitare che i conducenti incorrano nel pagamento di un pedaggio o di una multa. 

 

Un esempio è rappresentato da Londra (Inghilterra), che ha due diverse zone di emissione: una zona a basse emissioni (LEZ) e una a bassissime emissioni (ULEZ) (in inglese). Ogni zona ha le proprie restrizioni in base alla classe del veicolo, ma un veicolo non conforme è soggetto al pagamento di una tariffa fino a £300 (360 EUR) al giorno per attraversare la zona LEZ più £12,50 (15 EUR) al giorno per l'ingresso nella zona ULEZ. In caso di mancato pagamento nei tempi previsti, sono previste sanzioni amministrative per i conducenti.

Queste tasse avrebbero un impatto significativo sui profitti di qualsiasi flotta che opera sul territorio.

Fortunatamente, possono essere evitate utilizzando esclusivamente veicoli elettrici nelle aree in questione.

L’impatto sugli OEM

Le restrizioni sui veicoli con motore a combustione interna non si ripercuotono solo sui potenziali acquirenti, ma anche sulle case auto, che difatti già offrono almeno un modello di veicolo elettrico e alcuni stanno compiendo un ulteriore passo avanti.

 

Negli ultimi anni molti OEM hanno dichiarato di puntare a produrre esclusivamente veicoli elettrici (in inglese) nel prossimo futuro, tipo Bentley, General Motors, Cadillac, Honda, Jaguar Land Rover, Mercedes-Benz, Volkswagen e Volvo. Altri produttori hanno semplicemente fissato degli obiettivi, come Hyundai Motor Group, che ha stabilito che entro il 2025 i veicoli elettrici rappresenteranno il 20% delle vendite totali di Kia in Corea del Sud, America del Nord ed Europa.   

 

Come accade in qualsiasi settore, domanda e offerta dettano l'andamento generale del mercato. E la domanda di veicoli a emissioni zero è in costante aumento.

Creazione dell’infrastruttura di ricarica

Un aspetto importante dell'adozione dei veicoli elettrici consiste nel garantire la disponibilità di un'infrastruttura di ricarica adeguata. A tal fine, alcuni governi stanno richiedendo l'installazione o la predisposizione di apparecchiature di ricarica da installare in futuro.

 

Ad esempio, per raggiungere i suoi obiettivi climatici la Germania ha dichiarato che tutti i nuovi edifici non residenziali dovranno avere almeno una stazione di ricarica a partire dal 2025 (il provvedimento riguarda anche gli edifici storici). Tali richieste non riguardano solo gli edifici non residenziali. Come annunciato dalla Commissione europea (in inglese) nel dicembre 2021, alcuni edifici residenziali nuovi e ristrutturati dovranno essere dotati di punti di ricarica per le auto elettriche o dell'infrastruttura necessaria per installarli, ad esempio gli edifici con più di tre aree di parcheggio dovranno avere un pre-cablaggio installato per ogni parcheggio per consentire ai proprietari di installare facilmente un punto di ricarica in un momento successivo.

 

Entrambe queste iniziative daranno impulso all'adozione dei veicoli elettrici e contribuiranno a semplificarne la gestione. Che si tratti di creare una rete di ricarica lungo il percorso o di permettere a un dipendente di ricaricare agevolmente il proprio veicolo aziendale da casa, maggiore è il numero di attrezzature di ricarica disponibili, migliore sarà il risultato.

Incentivi per l'elettrificazione della flotta

Insieme alle numerose norme introdotte per incoraggiare l'abbandono dei veicoli con motore a combustione interna, sono state varate diverse iniziative volte a incentivare l'adozione dei veicoli elettrici. Sono stati introdotti diversi incentivi finanziari, tra cui sconti e crediti d'imposta per l'acquisto di un veicolo elettrico. Le municipalità e i servizi pubblici possono finanziare i costi di installazione delle apparecchiature di ricarica o offrire tariffe speciali per la ricarica dei veicoli elettrici. Inoltre, in alcuni paesi (in inglese) i veicoli elettrici possono sostare gratuitamente nei parcheggi o hanno diritto a riduzioni dei pedaggi.  

 

A parte questi programmi, sono molte le ragioni per cui i gestori delle flotte dovrebbero iniziare a considerare le implicazioni dell'elettrificazione. Nelle giuste circostanze, i veicoli elettrici hanno un costo totale di proprietà (TCO) notevolmente inferiore e possono generare notevoli risparmi durante il loro ciclo di vita, oltre ovviamente a ridurre l'inquinamento acustico (in inglese) e i fumi nocivi, contribuendo a migliorare la salute dei conducenti e l’ambiente stesso.  

Giocare di anticipo

Se da un lato nessuno può affermare con certezza quale sarà il futuro dei trasporti, il recente divieto di vendita di veicoli ICE in Europa entro il 2035 evidenzia l'importanza di approfondire quanto prima l'elettrificazione della flotta. È necessario conoscere eventuali normative in fase di approvazione e cercare di sfruttare gli eventuali incentivi disponibili.  

 

Infine, consigliamo di dare uno sguardo alla nostra Guida definitiva all'elettrificazione della flotta per iniziare il percorso di elettrificazione


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